Messalino di Venerdì 24 Gennaio
Dalla Lettera agli Ebrei (8,6-13)
Fratelli, [Gesù, nostro sommo sacerdote,] ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l’alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse. Se la prima alleanza infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un’altra.
Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice:
«Ecco: vengono giorni, dice il Signore,
quando io concluderò un’alleanza nuova
con la casa d’Israele e con la casa di Giuda.
Non sarà come l’alleanza che feci con i loro padri,
nel giorno in cui li presi per mano
per farli uscire dalla terra d’Egitto;
poiché essi non rimasero fedeli alla mia alleanza,
anch’io non ebbi più cura di loro, dice il Signore.
E questa è l’alleanza che io stipulerò con la casa d’Israele
dopo quei giorni, dice il Signore:
porrò le mie leggi nella loro mente
e le imprimerò nei loro cuori;
sarò il loro Dio
ed essi saranno il mio popolo.
Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino,
né alcuno il proprio fratello, dicendo:
“Conosci il Signore!”.
Tutti infatti mi conosceranno,
dal più piccolo al più grande di loro.
Perché io perdonerò le loro iniquità
e non mi ricorderò più dei loro peccati».
Dicendo alleanza nuova, Dio ha dichiarato antica la prima: ma, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a scomparire.
* La Nuova alleanza non poggia più come la prima su disposizioni esteriori ma su uno spirito che viene conferito al cuore stesso di ogni uomo (laico o sacerdote) e che gli permette di assumere un atteggiamento personale e libero di fronte alla volontà di Dio.
Salmo Responsoriale (dal Sal 84)
Amore e verità s’incontreranno.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.
Dal Vangelo secondo Marco (3,13-19)
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
* Il monte è il luogo di preghiera verso il quale uno sale per trovarsi più vicino a Dio. In questo suo distanziarsi dagli uomini per rivolgersi più direttamente al Padre, Gesù prende con sé quelli che Egli volle, ossia quei dodici che Egli chiama a sé perché rimangano con Lui e siano i suoi inviati.
Spunti di Riflessione
Una libera scelta
* Per una libera decisione personale, Gesù chiama a sé gli eletti e li conduce con sé nella regione di Dio, come più tardi condurrà ancora più in su i tre discepoli che gli erano maggiormente vicini, guidandoli in vetta a un alto monte, dove egli si trasfigurerà davanti a loro ed essi ascolteranno la testimonianza di Dio verso il suo Figlio (9,2-7). Gesù li chiama per nome ad una maggiore intimità di vita con Lui; è Lui che chiama, è una sua libera scelta: «Non siete voi che avete scelto me, ma io che ho scelto voi» (Gv 15,16). Gesù non ha scelto dei tipi tranquilli, incolore; alcuni dei suoi per quel tempo erano rivoluzionari, però li ha presi perché erano tipi generosi: non c’è mai da disperare di nessuno. Accettare gli altri così come sono.
Accettarli e allora si possono migliorare, altrimenti se vogliamo livellarli secondo i nostri criteri non ci riusciamo. La chiamata di Gesù è sempre per la libertà, una libertà difficile che non viene mai completamente conquistata.
* Eleggendoli, Gesù vuol raggiungere il cuore dei chiamati, per renderli capaci di cose nuove. Ogni eletto riceve una particolare partecipazione al mandato di Cristo nella Chiesa e nel mondo. Perciò si dice: «Che stessero con lui», in intimità e unione con il Signore.
La Parola per me, Oggi
Voglio essere predisposto ad accogliere la chiamata di Gesù, ad ascoltare quello che oggi ha da dirmi, a compiere la missione che oggi mi affida, ad andare a lui nei momenti di questa giornata in cui mi sento più statico e apatico del solito.
La Parola si fa Preghiera
Signore, rendimi capace di accogliere gli altri così come sono e di riconoscere in essi i fratelli che tu mi hai donato per percorrere insieme la strada che mi conduce a Te.