Messalino di Mercoledì 14 Agosto

Messalino di Mercoledì 14 Agosto

 

Dal libro del profeta Ezechiele (9,1-7; 10,18-22)

Una voce potente gridò ai miei orecchi: «Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano». Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a settentrione,ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c’era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all’altare di bronzo.
La gloria del Dio d’Israele, dal cherubino sul quale si posava, si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l’uo-
mo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba.
Il Signore gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono». Agli altri disse, in modo che io sentissi: «Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non abbia pietà, non abbiate compassione.
Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: non toccate, però, chi abbia il tau in fronte. Cominciate dal mio santuario!». Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. Disse loro: «Profanate pure il tempio, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!». Quelli uscirono e fecero strage nella città.
La gloria del Signore uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini. I cherubini spiegarono le ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche le ruote si alzarono con loro e si fermarono all’ingresso della porta orientale del tempio del Signore, mentre la gloria del Dio d’Israele era in alto su di loro.
Erano i medesimi esseri che io avevo visto sotto il Dio d’Israele lungo il fiume Chebar e riconobbi che erano cherubini.
Ciascuno aveva quattro aspetti e ciascuno quattro ali e qualcosa simile a mani d’uomo sotto le ali. Il loro aspetto era il medesimo che avevo visto lungo il fiume
Chebar. Ciascuno di loro avanzava diritto davanti a sé.

* Il castigo di Gerusalemme comincia. Sette esseri misteriosi stanno per percorrere la città e sterminare tutti i peccatori, cominciando dagli anziani del Tempio (cfr Dn 13; Gv 8,1-11). Ma coloro che saranno rimasti fedeli saranno segnati da una “T” e preservati dalla sventura (v. 4; cfr Gn 4,15). Lo sterminio è così completo che i cadaveri contaminano fino l’interno del Tempio, obbligando la gloria di Dio a ritirarsi da un luogo così impuro (Ez 10,18-22).

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 112)
Più alta dei cieli è la sua gloria.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

 

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Matteo (18,15-20)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

* Il potere di perdonare già conferito a Pietro viene esteso adesso ai discepoli. Chi sono questi discepoli? Per Matteo, dopo la scelta dei Dodici e il loro invio in missione (cap. 10), sono gli apostoli, con a capo Pietro. Gesù a tappe struttura la sua Chiesa.

 

Spunti di Riflessione

Correzione fraterna

* Il popolo di Dio deve essere santo. Questo comandamento dell’Antico Testamento impegna anche il popolo di Dio del Nuovo Testamento (Lv 11,14; 1Pt 1,15). Perciò tutta la comunità deve aver cura che i fratelli non pecchino. La Chiesa è fraternità, Dio è il Padre. Se un fratello pecca, i fratelli devono curarsi di ricuperare il fratello che ha mancato. Questo avviene per mezzo della correzione fraterna che deve rispettare una regola fissa.

* La correzione deve essere fatta prima da fratello a fratello.
Se il fratello che ha peccato non dà ascolto, si chiameranno due o tre testimoni perché l’ammonimento abbia più vigore.
Se il colpevole continua a ostinarsi, il caso dev’essere portato davanti alla Chiesa (cfr 1Cor 5,2-5). Se non si corregge nemmeno a questo monito, sarà espulso dalla Chiesa.

La preghiera fa unità

* Il peccato spacca e divide la comunità; la preghiera ne rinforza l’unità. I Cenacoli di preghiera sono i tempi forti della vita fraterna e comunitaria. Il cenacolo di preghiera è un’arma vittoriosa contro l’accidia e l’inerzia; è creativo di unità, è portatore della presenza di Gesù. I rabbini ebrei dicevano che «quando due o tre si riuniscono per leggere la Torà ( cioè la Parola di Dio nell’Antico Testamento), lì c’è la Shekinàh (cioè la presenza di Dio)». Quando una piccola comunità (il “due” è il numero significativo della più piccola comunità) si riunisce per pregare la Parola di Gesù («riuniti verso il mio nome = Verbo, Parola»), strappa e ottiene ogni grazia (“qualunque cosa”) dal Padre Celeste.

 

La Parola per me, Oggi

«Dove due o tre sono riuniti nel mio Nome, io sono in mezzo a loro». In questa giornata, mi impegno a gustare la preghiera comunitaria con più slancio e amore, impegnandomi anche a creare e a mantenere un clima di fraternità.

 

La Parola si fa Preghiera

Signore, Padre nostro, in nome di Gesù ci siamo riuniti per pregarti. Donaci di costruire con amore la comunità della Chiesa, e poiché tutti abbiamo le nostre virtù e i nostri difetti aiutaci a correggerci a vicenda con dolcezza e rispetto. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, nostro Signore.

 

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