Messalino di Martedì 8 Marzo

Messalino di Martedì 8 Marzo

 

Dal libro del profeta Isaia (55,10-11)

Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».

* La Parola di Dio non è sterile, ma profondamente creatrice. Ciò che Dio comunica, si realizza sempre. Tutto scaturisce dal suo pensiero.

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 33)
Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

 

Canto al Vangelo (Mt 4,4b)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Dal Vangelo secondo Matteo (6,7-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

* Con il Padre Nostro si chiede la manifestazione del Regno, poi la liberazione dal male, dal peccato che minaccia chi prega e il perdono che si può ottenere, però, perdonando allo stesso tempo chi ci ha offeso.

 

Spunti di Riflessione

«Non ritornerà a me senza effetto»
La prima lettura, tratta dal capitolo 55 del profeta Isaia, ci presenta la forza intrinseca della Parola di Dio. Essa ottiene sempre ciò che vuole ed è sempre efficace. La parola è come la pioggia, che scende e irriga la terra e la rende feconda. Dio agisce secondo la propria volontà non per bizzarria, ma secondo la magnanimità del suo amore. Attraverso la sua Parola Dio ci visita, ci educa. La Parola ha una singolare autorità: essa esige ad ogni istante apertura, volontà positiva di riceverla e di regolare su di essa la propria condotta. Un monaco anonimo della Chiesa occidentale ricorda che “audire porta con sé obaudire: ascoltare vuol dire obbedire [...]. Ma per ascoltare la Parola di Dio bisogna essere di Dio. Dio non viene che in colui che segretamente l’ha accolto”. Un impegno concreto di questa Quaresima può essere in linea con quanto indica il profeta Isaia: aprirci maggiormente alla Parola di Dio, metterci in ascolto, lasciare che la sua Parola fecondi la nostra vita. Il Dio che ci ha creati per la relazione con lui plasma la nostra umanità, perché si sintonizzi sulla sua Parola. E continua ogni giorno a esortarci ad esercitare l’arte dell’ascolto. Ci implora di sgombrare l’orecchio ostruito (N. Sachs), di aprire un varco perché la sua Parola ci raggiunga: Shemà Israel.

«Questo è un mondo senza misura e senza gloria, perché si è perso il dono e l’uso della contemplazione... civiltà del frastuono. Tempo senza preghiera. Senza silenzio e quindi senza ascolto... E il diluvio delle nostre parole soffoca l’appassionato suono della sua Parola» (David Maria Turoldo).

 

La Parola per me, Oggi

Oggi mi eserciterò nel trovare un momento di ascolto silenzioso della Parola di Dio dentro un atteggiamento di grande apertura, disponibilità e umiltà, perché la Parola di Dio illumina e dona saggezza ai semplici di cuore (cfr. Salmo 118,103).

 

La Parola si fa Preghiera

Signore, tu sei nostro Padre.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così tu hai pietà di noi.
Perché tu sai di che siamo plasmati,
ricordi che noi siamo polvere.

 

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