Messalino di Martedì 4 Settembre

Messalino di Martedì 4 Settembre

 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2,10b-16)

Fratelli, lo Spirito conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato.
Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.

* La conoscenza dei doni divini è partecipata al fedele dallo Spirito; perciò il cristiano non parla di propria iniziativa, ma con discorsi spirituali, con formule apprese dallo Spirito.

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 144)
Giusto è il Signore in tutte le sue vie.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

 

Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia. Un grande profeta è sorto tra noi, Dio ha visitato il suo popolo. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Luca (4,31-37)

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

* Gesù irrompe in questo mondo dominato da Satana con l’autorità di Dio non solo per far splendere la sua misericordia ma soprattutto per sconfiggere il demonio.

 

Spunti di Riflessione

Una Parola potente
Come il male riconosce e in qualche modo smaschera Gesù, così la semplice presenza di Gesù e della sua Parola potente smaschera e sconfigge il male. Al mattino il sole che sorge dissolve la tenebra e lacera il velo che copre la realtà. Davanti a Cristo e alla sua Parola, l’uomo, posto nel male, avverte la difformità da essa. Ma questa Parola stessa lo pone nel bene – il bene è stare davanti a Dio (cf Sal 73,28) – e lo rende conforme a sé. Per quanto Adamo si sia sottratto a Dio, questi lo cerca, lo incontra e lo pone di nuovo davanti al suo volto, restituendolo a se stesso. Fuggono l’errore e la falsità, e resta nel mezzo della sinagoga l’uomo libero e incolume. Quel male che sembrava fatale, che aveva preso il posto di Dio scompare davanti al suo volto che è Gesù, sua parola fatta carne. La semplice lettura del Vangelo è l’esorcismo più potente, luce che vince in noi progressivamente ogni tenebra. Il demonio se ne va con fracasso, ma senza nuocere.

«Applicati sovente alla lettura biblica. Il sonno ti sorprenda con la Bibbia in mano: e la pagina santa ti dia pace. Preghi? Parli con lo Sposo. Leggi? È lui che ti parla» (S. Girolamo).

 

La Parola per me, Oggi

Il racconto del Vangelo ci pone innanzi alla Parola e alla sua autorità. Sperimentiamo oggi attraverso l’obbedienza alla Parola la realtà di Gesù che ci libera. La Parola ci rende contemporanei a Lui.

 

La Parola si fa Preghiera

La tua parola ci assolve, ci libera dall’angoscia e ci dona nuova fiducia. Ti preghiamo: fa’ che quella parola possa radicarsi e crescere, fiorire, maturare e portare frutto in tutti noi. (Christian Zippert)

 

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