Messalino di Lunedì 20 Febbraio

Messalino di Lunedì 20 Febbraio

Dal libro del Siracide (1,1-10)

Ogni sapienza viene dal Signore
e con lui rimane per sempre.
La sabbia del mare, le gocce della pioggia
e i giorni dei secoli chi li potrà contare?
L’altezza del cielo, la distesa della terra
e le profondità dell’abisso chi le potrà esplorare?
Chi ha scrutato la sapienza di Dio,
che è prima di ogni cosa?
Prima d’ogni cosa fu creata la sapienza
e l’intelligenza prudente è da sempre.
Fonte della sapienza è la parola di Dio nei cieli,
le sue vie sono i comandamenti eterni.
La radice della sapienza a chi fu rivelata?
E le sue sottigliezze chi le conosce?
Ciò che insegna la sapienza a chi fu manifestato?
La sua grande esperienza chi la comprende?
Uno solo è il sapiente e incute timore,
seduto sopra il suo trono.
Il Signore stesso ha creato la sapienza,
l’ha vista e l’ha misurata,
l’ha effusa su tutte le sue opere,
a ogni mortale l’ha donata con generosità,
l’ha elargita a quelli che lo amano.

* La lettura svolge tre idee principali: 1) Dio è fonte e sede della sapienza da tutta l’eternità; 2) la sapienza, come il mondo creato, è un mistero inaccessibile; 3) Dio ha sparso largamente su tutte le opere la sapienza da Lui creata. La sapienza è una creatura e un attributo di Dio.

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 92)
Il Signore regna, si riveste di maestà.

Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.

È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei.

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.

 

Canto al Vangelo (2Tm 1,10)
Alleluia, alleluia. Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Marco (9,14-29)

In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro.
E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».

* L’episodio della guarigione del ragazzo posseduto è una bellissima lezione sulla fede. Una famiglia nel dolore cerca Gesù, il quale mostra sofferenza e delusione per la poca fede dei discepoli, del padre del fanciullo e della folla. Eppure riesce a provocare in quel padre una stupenda espressione di fede.

 

Spunti di Riflessione

«Ogni cosa è possibile a chi crede»
«O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi?». L’espressione di Gesù denota sofferenza e delusione per la poca fede non solo dei discepoli, ma anche del padre e della folla. È una maniera pedagogica del Signore, per stimolare una fede intorpidita.
La fede è il giusto modo di porsi di fronte a Dio ed è l’unica strada per vincere Satana. Dicendo “credo” affermiamo simultaneamente due cose: la nostra radicale insufficienza (da soli siamo incapaci come i discepoli!) e l’infinita possibilità della misericordia divina (in Cristo è la nostra salvezza!). È solo con la fede che possiamo riempire la nostra debolezza con la potenza di Dio. E poiché la nostra fede è sempre insufficiente, solo l’atteggiamento del perfetto abbandono può cancellare la subdola tendenza a mettere l’onnipotenza di Dio nelle nostre mani.
Solo un cristiano che prega sarà in grado di superare vittoriosamente il potere di satana sul mondo.
Ai discepoli che chiedono il motivo della loro impotenza, Gesù ricorda l’importanza assoluta della preghiera. E’ solo con la preghiera fiduciosa che possiamo riempire la nostra debolezza con la potenza di Dio. Dobbiamo convincerci che la nostra preghiera è più potente di quanto pensiamo.

 

 

La Parola per me, Oggi

La terapia dei nostri mali e della nostra morte è lasciarci toccare da Gesù che è il medico e la medicina: e questo atteggiamento è la fede. Ma questa ci manca. Sia chi crede di credere, sia chi crede di non credere è invitato a ripetere l’invocazione del padre: «Aiuta la mia incredulità».

 

 

La Parola si fa Preghiera

Sì, con te Signore, io posso aiutare il mondo in cui vivo! Anzitutto con la consapevolezza che molti in esso sono “come morti” ma tu puoi prenderli per mano e dare loro una vita nuova, vera, orientata all’eterno. È però indispensabile la mia preghiera per questo mio mondo. «Signore, io credo, ma tu aiutami nella mia incredulità». Signore a te nulla è impossibile. Liberaci dal maligno, dacci vita vera in te.

«Il confine tra il bene ed il male passa all’interno del nostro cuore» (S. Francesco di Sales).

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