Una Quaresima di Silenzio e di Ascolto

Papa Benedetto XVI nell’Angelus di domenica 21/02/2010, ebbe a dire:
La Quaresima è come un lungo “ritiro”, durante il quale rientrare in se stessi e ascoltare la voce di Dio, per vincere le tentazioni del Maligno e trovare la verità del nostro essere. Un tempo, possiamo dire, di “agonismo” spirituale da vivere insieme con Gesù, non con orgoglio e presunzione, ma usando le armi della fede, cioè la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e la penitenza. In questo modo potremo giungere a celebrare la Pasqua in verità, pronti a rinnovare le promesse del nostro Battesimo.

Se andrai in capo al mondo, troverai tracce di Dio. Se andrai in fondo a te stesso, troverai Dio
(Madeleine Delbrêl)

Un filosofo cinese sentenziò così: «Gli europei non sono felici; ridono troppo». Una risata fragorosa è dissipazione; un sorri­so è comunione. La risata è rumorosa e parte dall’esterno del cuore, il sorriso è calmo e viene dall’interno. Perché il rumore ha tanto fascino nella civiltà moderna? Probabilmente perché le anime infelici e deluse ne hanno bi­sogno per essere distolte dal guardare la loro infelicità. Il chiasso esterno disto­glie lo sguardo dell’anima dalle ferite intime e ne ritarda la cicatrizzazione.
Quanto più ci avviciniamo allo spirito, tanto più aumenta il silenzio. A ogni passo che la creatura muove verso il Creatore, le parole diminuiscono. Agli inizi, l’amore parla; poi, approfondendosi nelle sue ricchezze, di­venta senza parole. Da principio c’è il Verbo fatto carne; poi lo Spirito che è troppo pro­fondo per le parole! Da principio, la Galilea dove il Verbo si esprime; poi nove giorni di silenzioso ritiro nell’attesa della Pentecoste. L’amore si approfon­disce e si scopre nel silenzio. L’amicizia viene dalle parole, l’amore dai silenzi.
Ecco la chiave del mistero di Maria, Ma­dre di Gesù: il suo silenzio. IVangeli, in 33 anni di vita intima con il Suo Divin Figlio, la ricordano in atto di parlare soltanto sette volte. Questo smentisce coloro che accusano la donna di essere loquace. Maria ha taciuto anche quando sembra che avrebbe dovuto parlare.
Perché Maria è così silenziosa? Ecco la risposta: «Più uno parla con il
Creatore, più silenzioso diventa con le creature». Questa è la natura dell’amore.
Una volta che il cuore umano prova la stupenda realtà dell’amore di Dio, tutto il resto svanisce senza importanza.
Se l’amore crea silenzi, come doveva essere silenziosa la Donna che per nove mesi, quale ciborio, ebbe il privilegio di portare in se stessa Colui che del mondo è l’Ospite e il Padrone!
Dopo tutto, tra Creatore e creatura non c’è altra lingua che il silenzio.
Due passioni tolgono la parola: la paura e la bellezza.
La paura, perché uno volendo agire non riesce a parlare; la bellezza, perché uno, preso dal suo incanto e non volendo interrompere il linguaggio degli occhi, rimane muto.
Per Maria scendere dalla bellezza del Ver­bo alle parole, sarebbe stato come scendere dall’aria limpida di un monte alla polvere di macerie e rovine. Persino la preghiera s’ini­zia parlando con Dio, ma finisce con un ascolto di Dio.
Di fronte alla Verità assoluta, il silenzio è il solo linguaggio dell’anima.
                       
 
Una proposta concreta in questo tempo di grazia
per ritrovare Dio e se stessi. 

Accanto al tuo Messalino Gam che rimane il tuo compagno di viaggio in questo tempo di deserto, per cadenzare il tuo cammino, potrai ricevere e scaricare alcune preziose indicazioni accompagnate ogni volta da un video di breve durata (non più di 5 minuti) e da un canto:
 
ogni Domenica il richiamo alla Parola del giorno con il suggerimento di un impegno di vita per la settimana e una bella citazione;
 
ogni Mercoledì una meditazione di alcuni autori spirituali o testimoni della fede;
 
ogni Venerdì un Mistero Doloroso da contemplare nell’Uomo della Sindone
 
Perché non scrivere la Parola del Vangelo che ti è rimasta impressa, una sola parola chiave che racconti il cammino che ti sei impegnato a fare nella settimana? E magari poi condividerla sulla rete e tra i tuoi conoscenti!
 
Allora buona Quaresima, nei Tre con la Mamma Celeste.

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