Quaresima 2021 / LA PASSIONE SECONDO LA SINDONE
Contempliamo nel volto della Sindone l’Amore più grande
“Sì, il volto di Gesù è luminoso, ma è già così bello tutto ricoperto di ferite e di lacrime, che sarà mai quando lo vedremo nel cielo?”
“Gesù brucia d’amore per noi. Contempla il suo volto adorabile… Contempla Gesù nel suo volto… là vedrai come ci ama” (S. Teresina, Lettere).
Dice Don Carlo: “Una comunità cristiana vive davvero quando conosce intimamente Gesù: occorre cercarne il Volto, vivere sotto il suo grande splendore”.
“Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”
Dal Vangelo di S. Giovanni (19, 31-40)
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura.
*È lapalissiano affermare che se quel cadavere fosse rimasto cadavere la tela non avrebbe resistito alla putrefazione. Invece, sulla Sindone torinese vi sono prove evidenti di rigidità cadaverica, ma non v’è traccia di fenomeni putrefattivi. Dallo studio dei coaguli ematici e del tempo occorrente perché si trasferissero sulla stoffa si deduce che il corpo è stato avvolto nel lenzuolo non più tardi di due ore e mezza dopo la morte e vi è rimasto avvolto per circa 36 ore durante le quali non ebbe inizio la putrefazione.
*Nel caso di deceduti per violenti traumi essa comincia più celermente e quell’intervallo è sufficiente perché se ne notino gli effetti.
Tutto ciò appare in una coincidenza temporale perfetta con i Vangeli: dalla sepoltura affrettata prima del tramonto del giorno della Parasceve – a motivo della particolare solennità di quel sabato – alla scoperta del sepolcro vuoto «di buon mattino» (Mc 16,2). Questo è il primo indizio confacente all’evento della risurrezione.
*Morto sì, ma non in preda allo sfacelo. «Non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione» (Atti 2, 27). II volto della Sindone infatti è quello di Chi è morto per entrare nella vita.
CONTEMPLARE: restare in riposo e in silenzio con Dio.
DON CARLO scrive: San Teresa del bambino Gesù, carmelitana di Lisieux, che aveva preso nel suo nome il titolo “del Volto santo”, scrisse queste semplice espressione: «Il tuo Volto, o Signore, è la mia patria».
Vivere in presenza, cercare il volto di Dio, vuol dire vivere in presenza del Signore.
(Sant’Efrem, 306‐373)
Gloria a te, misericordioso
Gesù, mio Dio e mio Salvatore,
mi inginocchio davanti a te,
ti adoro e ti glorifico:
tu solo senza peccato, per me peccatore,
hai voluto subire la morte, e la morte di croce.
Che cosa ti darò in cambio, per tanta bontà?
Gloria a te, amico degli uomini!
Gloria a te, misericordioso!
Gloria a te, che perdoni i peccati!
Gloria a te, che fosti flagellato!
Gloria a te, che fosti coronato di spine!
Gloria a te, che fosti schernito!
Gloria a te, che fosti inchiodato alla croce!
Gloria a te, che fosti trafitto da una lancia!
Gloria a te, che fosti sepolto!
Gloria a te, che sei risorto e salito al cielo!
Gloria a te, che siedi alla destra del Padre e vieni a giudicare i vivi e i morti!
Gloria a te, amico degli uomini!
Gloria a te, misericordioso!
BREVI INVOCAZIONI A GESÙ
Signore Gesù Cristo, Tu mi hai amato
e hai dato la vita per me (cf Gal 2,20).
Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me peccatore.
Signore Gesù Cristo, aiutami a dire con te:
«Padre, sia fatta la tua volontà» (cf Lc 22,42).
PREGHIERA (composta dalla B. Elisabetta Seton con l’intreccio delle parole di Gesù in croce)
O MIO SIGNORE GESÙ che sei nato per me in una grotta, che hai vissuto per me una vita di pene e di afflizioni, che sei morto per me sopra una croce, rivolgi anche per me la tua preghiera: Padre perdona ed indica a tua Madre: Ecco tuo figlio. Al momento della mia morte assicura anche me: Oggi sarai con me in paradiso. O mio Salvatore, non mi abbandonare io ho sete di Te, fonte di acqua viva. I miei giorni passano rapidamente, tutto sarà presto compiuto per me. Nelle tue mani affido il mio spirito ora e per sempre. Amen